Punti
Grotta del Mitreo
La cavità ha ospitato un tempietto dedicato al dio Mitra il cui culto era diffuso nell'Impero romano tra la metà del III e la fine del IV secolo. Al di sotto dello strato romano si trova un deposito riferibile dell'età dei castellieri. La grotta è visitabile, le steli originali sono qui sostituite da calchi.
- Duino - Devin Duino Aurisina - Devin Nabrežina (Italia)
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Visitabile
Grotta Gigante
È la Grotta turistica con la sala più grande al mondo, tanto da farla rientrare nel Guinness dei Primati. È un gioiello imperdibile per chi ama la natura, la scienza e la storia. Per visitarla è attivo un servizio di visite guidate della durata di un’ora. La temperatura è di 11°C, 365 giorni l'anno.
- Borgo Grotta Gigante - Briščiki, 42 Sgonico - Zgonik (Italia)
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Visitabile
Hangar Teatri
Hangar Teatri è una ex carrozzeria dalla tettoia curva color vinaccia, formata da un teatro con 100 posti a sedere e una palestra di 100 mq dove si praticano arti performative e sport. Un luogo che si propone di realizzare progetti di rigenerazione urbana, offrendo spazi, consulenze e organizzazione eventi.
- Via Luigi Pecenco, 10
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Visitabile
ICTP
Il fisico Paolo Budinich e Abdus Salam, primo scienziato islamico vincitore del Premio Nobel, in piena guerra fredda, nel 1964, fondano l'International Centre for Theoretical Physics (ICTP): primo centro scientifico al mondo sotto l'egida delle Nazioni Unite e dell'IAEA. È parte fondamentale del Sistema Trieste.
- Via Beirut, 11
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Visibile dall'esterno
Il dominio della Bora
Trieste è un grande luogo della bora, ma certi posti in città lo sono più di altri. A San Giacomo, il popolare rione dietro San Giusto, c’è Via del Mulino a Vento, dove il mulino durò poco a causa dei refoli (raffiche) e c’è pure Via del Vento. Un tempo c’era perfino l’Androna Riparata (dalla bora) ora sparita.
- Largo Pestalozzi
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Visitabile
Il Piccolo
La sede storica del quotidiano fondato nel 1881 da Teodoro Mayer, da tempo trasferito, mostra ancora la testata sul lato che si sporge su piazza Goldoni. Come ricorda Svevo in una pagina, il giornale filo-italiano è dato alle fiamme dalla folla nel 1915, all'entrata in guerra dell'Italia contro l'Austria.
- Via Silvio Pellico, 2
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Visibile dall'esterno
Istria, Fiume e Dalmazia
L’esodo dall’Istria, Fiume, Dalmazia ha segnato la vita di centinaia di migliaia di italiani, obbligati, dopo la seconda guerra, ad abbandonare le loro terre passate alla Jugoslavia. Qui se ne preserva la memoria con mostre temporanee, archivio, biblioteca, galleria d'arte. Il museo si trova nel Magazzino 26 in Porto Vecchio.
- Via Torino, 8
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Visitabile
Kleine Berlin
Nel centro di Trieste, attraversare un normale portone può riportare indietro il tempo, quando gli aerei sganciavano le bombe sulla città. Capita entrando nella Kleine Berlin, il più grande complesso visitabile di gallerie antiaeree della Seconda Guerra Mondiale.
- Via Fabio Severo
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Visitabile
La Contrada – Teatro Stabile di Trieste
Sin dalla sua nascita nel 1976 il Teatro La Contrada ha avuto l'obiettivo di valorizzare l'identità, la storia e la cultura di Trieste anche attraverso spettacoli dialettali. Gli autori che ne hanno firmato le produzioni sono del calibro di Carpinteri e Faraguna, Kezich, Macedonio, Perno, Damiani, Grisancich.
- Via del Ghirlandaio, 12
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Visitabile
Largo Riborgo
Il nome Riborgo indica nel Medioevo una torre e un intero quartiere. Negli anni Trenta del '900 qui viene abbattuta parte del ghetto ebraico, inclusa la casa natale di Saba, per sviluppare la zona in stile razionalista. Il monumento che raffigura il Guerriero morente (1960) è di Marcello Mascherini.
- Largo Riborgo
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Visitabile
Lazzaretto San Carlo
Nel 1719 Trieste diviene Porto Franco e le rotte marittime a lunga percorrenza diventano frequenti. Al posto delle antiche saline viene costruito nel 1730 il Lazzaretto intitolato a San Carlo, una cittadella circondata da mura, a metà tra ospedale e struttura portuale, che ha lo scopo di scongiurare i contagi.
- Via di Campo Marzio, 5
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Visibile dall'esterno
Le Rive - Stazione Rogers
Posta in fondo alle Rive, ma allo stesso tempo vicina al centro, Stazione Rogers è un’isola di cultura in un punto strategico della città. Da qui in pochi passi si raggiungono gli stabilimenti balneari cittadini, Ausonia e Pedocin (La Lanterna) le società veliche e canottiere e il Museo Revoltella.
- Riva Grumula, 14
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Visitabile
Leggi razziali, 1938 - Targhe commemorative
Piazza Unità, gremita di folla, ospita il 18 settembre 1938 il discorso con cui Mussolini sostiene la necessità del razzismo e annuncia il varo della legislazione antisemita. Due targhe ricordano questo evento così gravido di tragiche conseguenze.
- Piazza dell'Unità d'Italia
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Visitabile
Libreria Antiquaria Umberto Saba
«Una strana bottega d'antiquario | s'apre, a Trieste, in una via secreta. | D'antiche legature un oro vario | l'occhio per gli scaffali errante allieta. | Vive in quell'aria tranquillo un poeta. | Dei morti in quel vivente lapidario | la sua opera compie, onesta e lieta, | d'Amor pensoso, ignoto e solitario»
> Umberto Saba, Autobiografia, 1924
- Via San Nicolò, 30
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Visitabile
Locanda Aquila Nera
Nel 1830 scende all'albergo All'Aquila Nera lo scrittore Henri Beyle, meglio noto con lo pseudonimo di Stendhal, console di Francia. Inviso al cancelliere Metternich, Stendhal a Trieste è sospettato di compiere azioni di spionaggio ed è pedinato dalla polizia asburgica. La sua permanenza non supera i tre mesi.
- Corso Italia, 6
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Visibile dall'esterno
Locanda Daneu - Hotel Obelisco
Come la gran parte dell'alta borghesia triestina, anche Richard Burton ama trascorrere le estati calde nella frescura del borgo carsico, in particolare presso la locanda Daneu - poi Hotel Obelisco, ora in rovina - che si affaccia su quello che la moglie Isabel definì "il più bel panorama del mondo".
- Strada per Opicina
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Visitabile
Locanda Grande - Caffè della Loggia
Johann Joachim Winckelmann vive i suoi ultimi giorni ospite alla Locanda Grande, in Piazza Unità, dove oggi sorge l'Hotel Duchi D'Aosta. Qui ha trovato la morte nel 1768 per mano di Francesco Arcangeli che lo ha pugnalato nel tentativo di rubargli le monete ricevute in dono da Maria Teresa d'Austria.
- Piazza dell'Unità d'Italia, 2
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Non più esistente
Luogo natale di Italo Svevo
È nel palazzo che sorgeva qui, prima della riedificazione del 1930 - in Via Nuova 21, oggi Via Mazzini 27 - che nasce Svevo, e non, come si è creduto a lungo, in Via dell'Acquedotto, ora Viale XX Settembre. Ne fa fede il registro delle nascite della comunità ebraica che qui lo annota il 20 - anziché il 19 - dicembre 1861.
- Via Mazzini, 27
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Non più esistente
Magazzino 18
Un magazzino custodisce la memoria delle genti che hanno lasciato le loro case in Istria, Fiume e Dalmazia nel secondo dopoguerra dopo il passaggio della zona B alla Jugoslavia. Conserva cataste di mobili abbandonati da chi, in cerca di un nuovo destino, non aveva ancora una casa dove collocarli.
- Porto Vecchio
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Visitabile
Magazzino dei venti (Progetto Bora Museum®)
La bora è una delle caratteristiche più celebri della città. Giani Stuparich scrive che «Non è escluso che abbia dato anche lei qualche colpo di pollice plasmatore all'indole dei triestini».
Proprio per questo nel 2004 è nato questo originale museo in progress, il primo al mondo dedicato tutto al vento.
- Via Belpoggio, 9
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Visitabile
Mandracchio
Le attuali lucine blu del pavimento di Piazza Unità, volute dall'architetto francese Bernard Huet, ricordano lo spazio occupato dal mare racchiuso dal mandracchio. Tra il 1858 e il 1863 si decide di interrare il piccolo porto dell'epoca medievale per poter allargare la piazza.
- Piazza dell'Unità d'Italia
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Non più esistente
Mercato Coperto
Finanziata da Sara Davis, figlia di un ricco commerciante inglese, per rendere meno dura la vita delle venderigole, progettata nel 1935 da Camillo Iona, la struttura in stile funzionalista può accogliere fino 300 banchi di vendita: al pianterreno frutta e verdura, a quello superiore fiori e merci stagionali.
- Via Carducci, 36/B
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Visitabile
Molo Audace
Una meta amata dai triestini per il loro liston (passeggiata), ideale per saggiare, con cautela, la bora e per ammirare panorami e tramonti: lo sguardo si spinge al Castello di Miramare, a quello di Duino in cui visse Rilke, alle Alpi. Qui attracca, nel 1918 la prima nave italiana, l'Audace, da cui il nome.
- Molo Audace
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Visitabile
Monastero di San Cipriano
Dietro le mura si trovava il monastero di clausura di San Cipriano, eretto nel 1302 e gestito dalle Benedettine dal 1426. La chiesa settecentesca custodisce tre altari rococò e una pala di Palma il Giovane. Il monastero e l'annesso laboratorio di restauro librario sono stati trasferiti nel 2012 a Prosecco.
- Via delle Monache, 3
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Visibile dall'esterno
Monumento a Domenico Rossetti
Davanti al Giardino pubblico nel 1901 viene scoperto il monumento a Domenico Rossetti (1774-1842) avvocato e intellettuale di lontana origine albanese che qui aveva la propria villa con parco. La statua di Rossetti sovrasta tre figure allegoriche, Archeologia, Poesia e Giurisprudenza: le passioni di una vita.
- Via Giulia – Via Marconi – Via Rossetti
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Visitabile
Monumento a Massimiliano d’Asburgo
L'opera di Johann Schilling è tornata in piazza nel 2008, dopo un esilio iniziato nel 1920, così come è accaduto ad altri monumenti asburgici. La statua raffigura Massimiliano in divisa da ammiraglio austriaco, che indica Miramare; attorno, come nella fontana di Piazza Unità, i quattro continenti.
- Piazza Venezia
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Visitabile
Moschea Ar-Rayan
Uno spazio per il culto, ma non solo: il Centro Culturale è anche spazio di integrazione – con corsi di lingua, religione e conoscenza della cultura e delle istituzioni italiane – e di supporto per i nuovi arrivati. Attivo dal 2018 ed aperto alla cittadinanza, è dotato di una biblioteca consultabile.
- Via della Maiolica, 17B
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Visitabile
Murale di Guarino - Nave del Lloyd
Una nave carica di container multicolori. Trieste collegata al mondo intero grazie al suo porto, come sintetizza per immagini Ugo Guarino (1927-2016) nel 1991.
«O Caro glorioso leggendario molo VII | che ne è di te oggi? | che ne è della tua vita? | del tuo futuro?»
> Ugo Guarino, Molo VII
- Via di Torbandena
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Visitabile
Museo Casa di Osiride Brovedani
Nell'abitazione di Osiride Brovedani (1893-1970) è allestito il museo che racconta la vita di un uomo di modeste origini che fa fortuna grazie a un’intuizione: diffondere in tutta Italia un prodotto per la pelle delicata dei bambini, la famosa Pasta di Fissan.
- Via Leon Battista Alberti, 6
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Visitabile
Museo Civico di Storia Naturale
Uno dei musei più antichi d'Italia (1846) conserva 4 milioni di reperti, alcuni unici al mondo: lo squalo Carlotta, il più grande squalo carnivoro; il dinosauro Antonio, il più grande d’Italia e completo d'Europa; la mandibola di Lonche con la prima otturazione dentale della storia dell'uomo, fatta 6.500 anni fa.
- Via dei Tominz, 4
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Visitabile