Punti
Ex Bagno Fontana
All’estremità delle rive nel 1890 venne inaugurato il Bagno Fontana, dal nome del proprietario, Carlo Ottavio Fontana. Dato il successo dello stabilimento viene istituita la linea tramviaria a cavalli per collegarlo al centro, fino alla sua demolizione per far spazio alla Stazione della Ferrovia Transalpina.
- Molo Fratelli Bandiera
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Non più esistente
Ex Banca di Praga - Deutsche Bank
Da una bandiera all'altra: prima Banca di Praga, poi Banca d'America e d'Italia, e ora Deutsche Bank. Progettata nel 1912 dall'allievo di Otto Wagner, Josip Costaperaria, e da Osvald Polivka, grande architetto praghese. Colpiscono le due statue naturalistiche in bronzo rappresentanti Lavoro e Industria.
- Via Roma, 7 - Via Mazzini, 20
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Ex Consolato Turco
La forte presenza di una comunità islamica, di cui il consolato della Sublime Porta si fa portavoce ai tempi dell'Impero Asburgico, è testimoniata nel 1848 dalla richiesta di aprire un cimitero per la comunità: la piccola necropoli esiste tutt'ora nella zona cimiteriale di Sant'Anna.
- Via Nicolò Machiavelli, 22
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Ex fabbrica Dreher
Una serie di piccole fabbriche di birra sorgono già verso la fine del Settecento. Nel 1870 la famiglia boema Dreher acquista il birrificio di stile neogotico e avvia una produzione di successo. Nel 1980 la fabbrica chiude; parte degli stabilimenti è ora riadattata a centro commerciale e ad uffici.
- Via Giulia, 74
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Non più esistente
Ex Faro Lanterna
Il primo faro che ha rischiarato il porto vecchio viene costruito nel 1833 sulla base di una Torre Massimiliana merlata e ha anche lo scopo di difendere l’ingresso del porto. Durante la Seconda Guerra Mondiale, per mimetizzarlo, è stato dipinto a strisce nere. È rimasto in funzione fino al 1969.
- Molo Fratelli Bandiera, 9
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Ex Hôtel de la Ville - Sede Fincantieri
Albergo Metternich, poi Hôtel de la Ville, come si può tutt'ora leggere su un lato, oggi sede di Fincantieri: è stato per molti anni uno dei più famosi alberghi dell'Impero Austro-Ungarico. Fra i suoi ospiti Giuseppe Verdi, Adalbert Stifter (ricordati da targhe) e il console inglese Richard Francis Burton.
- Riva Tre Novembre, 11
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Ex Idroscalo per idrovolanti - Capitaneria di Porto
La sede della Capitaneria di Porto, operativa dal 1998, è stata costruita tra 1931 e 1933 con la funzione di Idroscalo su progetto dell’ingegner Riccardo Pollak, in sostituzione del primo hangar galleggiante. I due geni alati posti in alto sono di Franco Atschko, autore dei bassorilievi della Stazione Marittima.
- Piazza Duca degli Abruzzi, 4
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Ex Liceo Dante Alighieri - Istituto G. Carducci D. Alighieri
A metà Ottocento il governo austriaco concede la costruzione di un ginnasio di lingua italiana, intitolato a Dante Alighieri. Giani Stuparich vi insegna italiano dal 1919 al 1942 e vi ambienta le vicende del suo romanzo Un anno di scuola, da cui è tratto il film di Franco Giraldi del 1977, anch'esso girato qui.
- Largo Odorico Panfili, 14
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Ex Liceo di lingua tedesca - Istituto Nautico Tomaso di Savoia
Si legge K.K. - ovvero «Kaiserlich Königlich» - Staatsgymnasium, Imperial-Regio Ginnasio Statale, sulla porta dell'edificio che oggi ospita l'Istituto Nautico. Dal 1877 al 1919, infatti, qui si trovano le scuole con lingua di insegnamento tedesca frequentate, fra gli altri, da Bobi Bazlen e Vladimir Bartol.
- Piazza Attilio Hortis, 1
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Ex Magazzino Vini - Eataly
Inaugurato nel 1902, conservava le botti provenienti da Istria e Dalmazia, mantenute a temperatura costante da un sistema di innaffiatura ad acqua allora innovativo. Ristrutturato completamente e dotato di uno scenografico affaccio sul golfo, dal 2017 ospita l'attività commerciale Eataly Trieste.
- Riva Tommaso Gulli, 1
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Ex Ospedale Militare ora Residenza Universitaria
Costruito ai tempi dell’Impero Austro-Ungarico, tra 1863 e 1866, su progetto attribuito all’ingegner Luigi Buzzi e realizzato nello stile romantico del gotico quadrato: è uno dei grandi edifici in città dalle linee neogotiche, con notevoli collegamenti anche con l’architettura ottocentesca d’oltralpe.
- Via Fabio Severo, 40
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Ex Palazzo del Lloyd Austriaco - Palazzo della Regione
Costruito nel 1883 per il Lloyd Austriaco, società marittima tra le più antiche e, allora, fra le più importanti al mondo, fondata a Trieste nel 1836, armatrice tra Otto e Novecento di una poderosa flotta di piroscafi. Dal 1991 è sede della Presidenza della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia.
- Piazza dell'Unità d'Italia, 1
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Ex Ristorante Dreher - Palazzo della Borsa Nuova
Costruito a inizi Novecento come ristorante della fabbrica di birra Dreher, nel 1913 ospita il Congresso degli Albanesi, giunti da tutto il mondo con l'obiettivo di promuovere a livello internazionale il nuovo stato albanese. Dopo la Prima Guerra Mondiale diventa la nuova sede della Borsa.
- Via della Cassa di Risparmio, 2
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Ex Stabilimento Balneare Maria
Tutt’ora i triestini sono soliti dire andiamo al bagno quando si recano al mare. Pertanto lo stabilimento galleggiante che a fine ‘800 è ancorato di fronte all’Hôtel de La Ville - particolarmente amato dalla moglie di Richard Francis Burton, Isabel - non può che essere chiamato «Bagno Maria».
- Riva III Novembre, 11
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Non più esistente
Falesie di Duino
Unico esempio di falesia calcarea dell'Alto Adriatico italiano, dà il nome all'omonima Riserva Naturale Regionale. Per ammirarla basta percorrere il sentiero sulla sommità, intitolato al poeta Rainer Maria Rilke, ospite della principessa Maria Thurn und Taxis a Duino (1911-1912).
- Duino-Sistiana - Devin – Sesljan Duino Aurisina - Devin Nabrežina (Italia)
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Faro della Vittoria
Inaugurato nel 1927 alla presenza di Re Vittorio Emanuele III, alto quasi 68 metri, poggia sul bastione della Fortezza austriaca Kressich datata 1854. Il faro commemora i caduti della Grande Guerra con la statua del Marinaio Ignoto, opera di Giovanni Mayer, e l’àncora del cacciatorpediniere Audace.
- Strada del Friuli 141
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Foiba di Basovizza
Pozzo minerario in disuso, nel maggio 1945 fu teatro di esecuzioni di civili e militari italiani, arrestati dalle truppe jugoslave d’occupazione.
Dichiarata Monumento Nazionale nel 1992, è divenuta oggi il principale memoriale e simbolo per i familiari degli infoibati e dei deportati deceduti nei campi di concentramento in Jugoslavia e delle associazioni degli italiani esuli dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, che qui ricordano le vittime delle violenze del 1943-45.
- Basovizza
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Fontana dei quattro Continenti
La fontana del Mazzoleni è del 1751, quando i continenti conosciuti sono appena quattro. Questo è il terminale dell’acquedotto di San Giovanni, voluto da Maria Teresa, di cui erano sbocchi anche le Fontane del Nettuno di Piazza Borsa e del Giovanin in Piazza Ponterosso.
- Piazza dell'Unità d'Italia
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Foro Romano
In cima al Colle di San Giusto affiorano i resti dell’antica città romana, risalenti al I secolo d.C.. La base del campanile ingloba i propilei, i portici di accesso all'area. Di fronte si vedono il Foro e i resti della Basilica civile, un edificio a tre navate destinato alla giustizia e agli affari.
- Piazza della Cattedrale
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Fotografia a Trieste
Trieste ha un rapporto speciale con la fotografia. Per oltre un secolo in Palazzo Hirschl c’è lo studio di tre generazioni di fotografi, i Wulz che hanno immortalato le fasi storiche della città. Wanda è nota anche per la sperimentazione di nuove tecniche come nel suo celebre io+gatto, ora al Metropolitan Museum of Art di New York.
- Corso Italia, 9
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Frantoio
Il riciclo è un'arte antica e comune a ogni epoca. Qui ne troviamo testimonianza in un monumento funebre del I secolo d.C. trasformato in frantoio per le olive nel V secolo. Curioso notare la memoria della toponomastica: la via d'angolo è tuttora chiamata Androna dell'Olio.
- Via dei Capitelli, 8
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Gabinetto Orientale Wunsch - Casa Ananian
Tra il 1841 e il 1890, in un edificio preesistente, si trova la pasticceria di Adolfo Wunsch, abile affarista che al secondo piano colloca una raccolta di oggetti provenienti da Siria, Egitto, India, Cina e Giappone. Il gabinetto è visitabile al prezzo di venti carantani, detraibili dagli eventuali acquisti.
- Corso Italia, 12
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Non più esistente
Gasometro di Broletto
Da lontano sembra la cupola di una strana cattedrale industriale dotata di un lucernaio in vetro, perfettamente simmetrica. Costruito nel 1901 sui modelli dell'Europa centrale, il deposito del gas a servizio di abitazioni, industrie e illuminazione pubblica ha una capacità di 8.000 metri cubi.
- Via Bartolomeo d'Alviano
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Ghetto
Il ghetto ebraico viene predisposto nella zona di Riborgo nel 1696 per meno di cento ebrei, cui sono destinate tredici case. L’istituzione del Porto Franco nel 1719 stimola l’immigrazione ebraica e quando le porte del ghetto si aprono, nel 1785, ci abitano quasi mille persone.
- Via delle Beccherie
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Giardino Basevi
Dopo molti passaggi di mano il giardino diviene proprietà del cav. Giuseppe Basevi, deputato triestino al Parlamento di Vienna che nel 1898 lo dona al Comune di Trieste. L'area si estende su livelli diversi in pendenza e ospita cipressi, cedri, robinie, allori, bagolari, querce.
- Via San Giacomo in Monte
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Giardino Botanico Carsiana
Carsiana è un campionario del paesaggio carsico compresso di 5.000 mq. Il giardino botanico, sviluppato su un’area che assomma le principali conformazioni geomorfologiche del territorio carsico, ospita circa 600 specie floristiche: le piante, collezioni vive, sono presentate nel loro habitat naturale.
- Località Sgonico 55 Sgonico - Zgonik (Italia)
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Giardino di Piazza Hortis
Il giardino, con una superficie di 2.100 mq, occupa la quasi totalità della piazza ricavata dalla demolizione del convento dei padri minoriti annesso alla chiesa di Sant'Antonio Vecchio (oggi Beata Vergine del Soccorso). Vi sono presenti alberi di pregio provenienti da paesi esotici.
- Piazza Attilio Hortis
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Giardino Pubblico Muzio de Tommasini
Aperto nel 1864 e intitolato al podestà di Trieste Muzio de Tommasini, ospita 368 alberi autoctoni ed esotici, un laghetto e un'area giochi per bambini. Lungo i viali si incontrano 31 busti di cittadini illustri: attori, politici, artisti, archeologi e, naturalmente, in gran numero, poeti e scrittori.
- Via Giulia, 2
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Giardino San Michele
Tra Via San Michele e San Giusto si apre un giardino attrezzato di 6 mila mq che si sviluppa su due livelli collegati da scalinate, con ampie zone ombreggiate e una fontana al centro. Progettato dall’ingegner Bruno Meyer, è realizzato nel 1954 in calcare bianco di Aurisina dagli operai della SE.L.A.D.
- Via San Michele
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Glasbena matica
La Glasbena matica, letteralmente «patria musicale», è stata fondata a Trieste nel 1909 per formare musicisti professionisti e promuovere la cultura musicale tra gli sloveni in Italia. Dalla fine degli anni '90 l'associazione è stata trasferita qui dove si trovavano le scuole slovene.
- Via Montorsino, 2
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